Ho iniziato la mia esperienza nel mondo dell’apicoltura nel 2012, realizzando il mio primo apiario composto da 9 alverari. Ora gli apiari che gestisco sono 4 per un totale di 27 alveari, tutti collocati sulle alture che fanno da cornice al Lago d’Orta.

Gli apiari sono di tipo stanziale quindi si valorizza ciò che il territorio offre, interagendo con esso e seguendo i ritmi stagionali. Grazie al lavoro delle api realizza dei mieli tipici ed unici. Gli alveari sono condotti senza alcun utilizzo di sostanze chimiche di sintesi.

Nel laboratorio di smielatura avviene la disopercolatura manuale dei favi e l’estrazione del miele per centrifugazione, senza trattamenti termici che ne danneggerebbero il contenuto vitaminico ed enzimatico.

Questo ci consente di ottenere ed offrire un prodotto naturale proprio come viene fatto dalle api!

Il progetto Apiario d’Autore

Dal 2019 la passione per le api mi ha portato all’ideazione ed alla creazione di un progetto unico nel suo genere ed ambizioso: mettere in connubio arte ed apicoltura.

Nasce così Apiario d’Autore che vede il coinvolgimento di 16 artisti che con la loro maestri decorano il frontale in legno delle arnie secondo un tema che viene estrapolato dalla celebrazione di un centenario dell’anno in corso. Una volta finita, l’opera viene messa in mostra durante un’inaugurazione e successivamente vengono montati sulle arnie.

Il frontale vive due volte una nelle mani dell’artista ed una nelle mani della natura con una duplice funzione all’esterno gli agenti atmosferici modificano l’opera all’interno rimane il segno indelebile del passaggio di una famiglia d’api. Durante la stagione apistica il frontale vive la stagionalità degli eventi per poi essere smontato l’anno successivo e messo in mostra in gallerie d’arte per poter essere ammirato dal bambino al critico d’arte in modo da sensibilizzare il visitatore sull’importanza degli insetti impollinatori e delle api.

Dal 2021 è iniziato il tour d’Italia, partito dalla Toscana e arrivato fino in Sicilia e in Puglia. Quest’anno tocca alla Sardegna, dove gli amici apicoltori e le associazioni che hanno creduto nel progetto e hanno seguito durante l’anno lo sviluppo della famiglia, accudendo le api nell’anno in cui l’opera prima è installata sugli apiari.

Da ogni regione viene estratto un miele unico e tipico di quella regione e una volta tolta l’opera originale viene installata una copia, in modo che il visitatore percepisca la continuità del progetto.

Inoltre, le strutture che ospitano l’apiario danno un altro valore aggiunto: fanno riscoprire al visitatore i sapori antichi ed i prodotti tipici di quella terra e di quei luoghi così magici che compongono la nostra penisola.

Non solo, quindi, la sensibilizzazione nel mondo degli insetti impollinatori e delle api ma anche riscoperta e apprezzamento da un punto di vista turistico, paesaggistico ed enogastronomico del territorio italiano.